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AL VIA IL REPARTO DI UNITA’ SPINALE NELLE MARCHE

altCon la delibera di Giunta N°1009 del 9 luglio 2013, la Regione Marche ha dato il via libera all’istituzione dell’Unità Spinale regionale all’interno della S.O.S. della Divisione di Neurochirurgia degli Ospedali Riuniti del Torrette di Ancona al termine di un percorso legislativo alquanto travagliato durato più di 10 anni e durante il quale l’Associazione Paraplegici Marche ha ricoperto un ruolo fondamentale.

La lesione del midollo spinale rappresenta una delle più complesse ed invalidanti patologie con un importante impatto bio-psico-sociale per l’individuo che la subisce oltre che per la propria famiglia e per la comunità di riferimento. I dati epidemiologici testimoniano di un’incidenza annua delle lesioni al midollo spinale di 18-22 nuovi casi per milione di abitanti, per una popolazione complessiva che si aggira intorno ai 75.000 casi presenti sul territorio nazionale. Nella maggior parte dei casi le cause della lesione midollare sono di natura traumatica, dovute ad incidenti stradali (54% dei casi) o ad infortuni sul lavoro (20%) ed interessano soprattutto persone per lo più giovani ed attive.

La complessità della condizione clinica, psicologica e sociale che può derivare da una lesione al midollo spinale richiede necessariamente un trattamento ugualmente complesso e globale che può essere garantito solamente da un intervento multidisciplinare ed opportunamente integrato all’interno delle Unità Spinali (US), strutture sanitarie ad alta specialità che più di tutte riescono a rispondere ai bisogni di cura delle persone con lesioni al midollo spinale. La delibera 1009 riconosce autonomia amministrativa e percorsi di cura appropriati e stabilisce di conseguenza gli standard clinico-riabilitativi con cui devono essere prese in carico le persone con para o tetraplegia.

Il presidente dell’APM, Roberto Zazzetti, mostra estremo entusiasmo per essere riuscito, insieme al movimento associativo regionale, a raggiungere un risultato di storica importanza per i cittadini marchigiani pur non nascondendo la “fatica” che è stata necessaria per il conseguimento di tale traguardo. “E’ un momento storico per la Regione Marche e per le persone che come me sono interessate da una lesione al midollo spinale; un percorso lungo e a tratti tortuoso – afferma Zazzetti – che in tanti aspettavamo si concretizzasse con un atto formale sottoscritto dalla Giunta regionale. Desidero esprimere un sentito ringraziamento a quanti hanno voluto accompagnarci in questo lungo viaggio – continua Zazzetti – ed alle istituzioni regionali che non sono rimaste sorde alla domanda di salute rivendicata dai tanti cittadini della nostra regione che purtroppo sono costretti a vivere con una para o tetraplegia”.

La scelta di individuare nell’ospedale Torrette di Ancona la struttura sanitaria più idonea ad ospitare l’US regionale, deriva fondamentalmente da una valutazione di merito rispetto alla presenza di condizioni favorevoli quali la presenza di un servizio di elisoccorso, la natura di DEA di secondo livello e più in generale la presenza di un contesto strutturale, professionale e storico-culturale sufficientemente competente. Secondo lo stesso presidente APM Zazzetti, “queste condizioni hanno permesso di superare alcune iniziali resistenze dovute principalmente a questioni banalmente campanilistiche; tuttavia alla fine ha prevalso il senso di responsabilità di tutti gli attori chiamati in causa e lo sforzo profuso ha portato i risultati sperati”.

In tutto il percorso di implementazione dell’Unità Spinale di Ancona non è mancato sicuramente il supporto politico ed il contributo d’esperienza della Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici (FAIP Onlus) cui l’APM aderisce da tempo, e che fin dalla propria costituzione si batte per la promozione del Diritto alla salute e la tutela delle persone con lesione al midollo spinale del nostro paese. La Federazione attraverso le parole del proprio presidente avv. Vincenzo Falabella esprime forte soddisfazione per “un ulteriore tassello che viene collocato nel sistema dei servizi territoriali dedicati alla cura, assistenza e presa in carico delle persone con lesione al midollo spinale italiane” La FAIP riconosce l’ottimo lavoro svolto a livello territoriale da parte dei cittadini marchigiani ed incoraggia a proseguire sulla stessa strada.

“La direzione è quella giusta – aggiunge Falabella – benchè esista ancora tanta strada da fare perché si possa parlare di un sistema veramente integrato di servizi; non bisogna dimenticare infatti che l’appropriatezza e la qualità dell’intervento nella fase clinico-diagnostico-terpeutico sono momenti irrinunciabili ma propedeutici al raggiungimento di un soddisfacente livello di autonomia e qualità di vita della persona per cui intervengono tante altre condizioni a partire dal corretto funzionamento dei servizi socio assistenziali e di sostegno alla persona ed alla famiglia. Solo con un’adeguata integrazione sociosanitaria (Ospedale-Persona- Territorio) si possono porre le basi per una corretta inclusione sociale delle persone con disabilità”.