Uncategorized

Terremoto: la Protezione civile mette in campo il Cives

Il Dipartimento della Protezione civile ha allertato gli infermieri specializzati e formati di Cives Onlus, gli infermieri volontari di Protezione civile, per un intervento programmato nelle aree del sisma del Centro Italia: venti unità già sulla costa marchigiana

Il Dipartimento della Protezione civile ha allertato gli infermieri specializzati e formati di Cives Onlus, gli infermieri volontari di Protezione civile, per un intervento programmato nelle aree del sisma del Centro Italia.

 
La richiesta della Protezione Civile, ricevuta ufficialmente dalla presidente della Federazione Ipasvi Barbara Mangiacavalli, presidente anche del Comitato di garanzia Cives.
 
Il Dipartimento della protezione civile ha chiesto di inviare immediatamente, già nelle prossime ore, 20 infermieri sulla costa marchigiana – altri saranno coinvolti successivamente – per assistere, supportare e coordinare continuativamente, 24 ore su 24, l’evacuazione dei soggetti più fragili e bisognosi dal punto di vista di salute e da quello psicologico dalle zone terremotate verso le aree scelte per la messa in sicurezza.
 
Il Coordinamento infermieri volontari specializzati nell’emergenza sanitaria, nato nel 1998 come espressione operativa e qualificata della Federazione dei Collegi Ipasvi è composto infatti da infermieri volontari di Protezione civile che mettono a disposizione conoscenze e competenze nel soccorso sanitario, in grado di schierare équipe di professionisti modulandone la quantità e la specializzazione a seconda delle situazioni umanitarie e/o sanitarie da affrontare nelle fasi successive a quelle del soccorso, quando cioè i terremotati devono gestire la loro vita di tutti i giorni. 
 
“La macchina del Sistema Nazionale di Protezione Civile è ancora una volta immediatamente partita. Anche Cives è stata allertata – ha commentato il presidente nazionale dell’associazione, Michele Fortuna – e ci siamo subito mossi attivando i meccanismi interni dell’Associazione per reperire le disponibilità di personale infermieristico qualificato da tutti i nuclei dell’associazione, prime quelle più vicine del Centro Italia, che stanno partendo per le zone più colpite. La macchina dei soccorsi è molto complessa e per essere più efficace (e più efficiente) deve essere ben organizzata, con regole di funzionamento (che devono essere conosciute e rispettate) e gli interventi ordinati e coordinati”. 
 
“Gli infermieri del Cives – ha commentato la presidente Ipasvi Barbara Mangiacavalli – hanno in questo modo l’opportunità e sono pronti a farlo, di dimostrare con questa ulteriore chiamata, una volta di più l’importanza della loro Associazione e la loro volontà di guardare positivamente al futuro secondo i valori del Cives, ampiamente consolidati e soprattutto secondo quelli della nostra professione”.