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ASCOLI PICENO / MISERICORDIA: CORSO PER AUTISTI SOCCORRITORI VOLONTARI

altASCOLI PICENO, 11 MAR. – Prenderà il via il prossimo mercoeldì 14 marzo un corso di formazione per autisti soccorritori volontari. Ad organizzarlo è la Misericordia di Ascoli Piceno. Il corso è a numero chiuso ed è possibile iscriversi presentandosi presso la sede della nota Associazione in via dell’Aspo 115. Per informazioni ulteriori è possibile anche chiamare il numero 3331262864 o cercare in internet www.misericordiaascoli.it. Le lezioni saranno tenute dai dottori Elio D’Angelo, Mario Pedreazzoli, con la collaborazione di Elvira Cordoni e Massimo Campanelli. La parte teorica del corso tratterà di primo soccorso, identificazione e valutazione dell’evento, norme generali di comportamento, deontologia professionale, teoria di guida del mezzo sanitario, il soccorritore e ela legge, ambulanze e dotazioni sanitarie. La parte pratica si occuperà di presidi di immobilizzazione, arresto cardiaco e blsd, pratica di guida. a “Le gravi esigenze del territorio Piceno – ha affermato il segretario generale della Misericordia di Ascoli, Ignazio Buonopane – nel mondo dell’handicap, di chi soffre, di chi è solo, di chi non ha un aiuto per poter rispondere alle proprie necessità, l’impossibilità di enti o di istituzioni a dare risposte concrete a tutti, hanno spinto alcuni operai, imprenditori, pensionati, professionisti, casalinghe e giovani, di diversi ceti sociali, ad unirsi, a collaborare insieme per tentare di dare una mano, una parola di conforto, una risposta possibilmente concreta a chi chiedeva soltanto di essere considerato. Lo spirito che lega ogni confratello della Misericordia di Ascoli Piceno proviene dalla profonda convinzione di ognuno che fare del bene aiuta a sentirsi meglio; questa non è una convinzione di comodo ma il vero traino che coinvolge tutti nella nostra Misericordia e che ha consentito a questa, seppur piccola e giovane associazione, di svolgere un grande ruolo primario nella città di Ascoli”. “Quanti grazie – ha concluso -, quanti sguardi compiacenti, quante mani tremolanti ma forti nella loro dignità ci hanno circondato d’affetto. Da questo cibo e da questi sentimenti abbiamo tratto linfa vitale per superare le vere e grandi difficoltà economiche ed organizzative per costruire un’associazione degna del nome che porta”.