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ATLETICA, MONDIALI U20: IN FINALE BENATI, COSTA E LA STAFFETTA MISTA

Tre pass azzurri per la finale, nella mattinata che inaugura i Mondiali under 20 di Nairobi, in Kenya. Vola tra i migliori otto il capitano Lorenzo Benati, 46.28 in batteria, a un solo centesimo dal primato personale, quarto tempo complessivo del primo round che qualificava subito per il turno decisivo. Avanti anche la staffetta 4×400 mista con Stefano Grendene, Federica Pansini, Angelica Ghergo e Francesco Pernici, promossa in finale con 3:28.00 e di nuovo impegnata nel pomeriggio nella gara che assegna le medaglie alle 16.15 italiane. Guadagna la finale anche Davide Costa nel martello con un secondo lancio da 70,31. Nelle batterie dei 100 metri, avanti Matteo Melluzzo (10.46/0.0) e Angelo Ulisse (10.57/+1.0), al femminile ok Gaya Bertello (11.86/-0.1): i tre sprinter torneranno in pista nel pomeriggio per le semifinali.

400 METRI – Il capitano non tradisce. Lorenzo Benati aggiunge un altro tassello azzurro alla stagione che l’ha visto debuttare con la maglia della Nazionale assoluta: “Una stagione incredibile che voglio terminare nel migliore dei modi – le sue parole – Molto felice, una Q maiuscola ai Mondiali è qualcosa di importante. Mi aspettavo di poterlo fare ma andava dimostrato”. “Veterano” tra i piccoli, euroargento a Tallinn, campione del mondo in questo stesso evento tre anni fa a Tampere con la 4×400, il quattrocentista romano stacca il biglietto per la finale mondiale di Nairobi in virtù di una gestione di gara consapevole e di una condizione al top, di rientro dall’avventura olimpica di Tokyo: chiude forte e il tempo è interessante (46.28), a un solo centesimo dal primato personale. Non c’era da fare calcoli, in questa batteria. Bisognava correre e basta, perché in palio c’era subito la finale. Per Benati un primo round con il quarto tempo generale, il secondo della propria batteria (il messicano Luis Aviles Ferreiro è il più veloce in assoluto con 45.63). Sotto i 46 secondi scende anche Anthony Pesela (Botswana, 45.88), parte da 46.27 il sudafricano Antonie Matthys Nortje, un centesimo meglio dell’azzurro. Non esagera l’altro sudafricano Lythe Pillay (46.55), probabile favorito per la finale di sabato pomeriggio. Adesso due giorni pieni per recuperare. Senza porsi limiti.