CALCIO a 5

Fispic Mondiale di calcio a 5 per Ipovedenti: PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA I MONDIALI DI CALCIO A 5 PER IPOVEDENTI TRASMESSI DA RAISPORT

Da lunedì 29 maggio a sabato 3 giugno, Cagliari, Capitale Europea dello Sport 2017, ospiterà il Mondiale di calcio a 5 per Ipovedenti che, dopo Manchester 2004, ritorna in una città europea per la seconda volta assoluta.

Comune di Cagliari e Comitato Italiano Paralimpico Sardegna hanno immediatamente supportato la società cittadina Tigers Paralympic Sport Onlus che nel mese di dicembre dello scorso anno ha ricevuto il benestare per allestire una manifestazione in precedenza accolta da metropoli come Seoul, Los Angeles e Londra. Il capoluogo della Sardegna continua ad ospitare grandi eventi sportivi. Saranno, infatti, i campioni ipovedenti di calcio a 5 provenienti da otto nazioni che lotteranno in un mondiale molto particolare da gustare in tutte le sue sfumature. L’evento è stato presentato stamani in conferenza stampa. Ha esordito il “padrone di casa”, l’assessore allo Sport Yuri Marcialis, che si è detto contento, felice ed onorato di aver ospitato nella sua città un avvenimento così importante dove, lo sport agonistico di altissimo livello si unisce alla disabilità. È chiaro che oltre all’aspetto tecnico del campionato, di primaria importanza è il valore sociale dello sport. “Ci fa enormemente piacere – ha detto – che la manifestazione coincida con la riapertura della palestra CONI A che sarà impiegata prevalentemente proprio dal movimento del Calcio a 5. Spero che i cagliaritani, gli sportivi e in particolar modo gli atleti del Calcio a 5 di tutta la città, vengano a seguire questo evento. Crediamo che la partecipazione sia uno dei modi migliori di vivere lo sport, soprattutto quando non sia limitata alla sola cerchia degli appassionati. È un modo importante per portare avanti il titolo vinto di Citta dello Sport 2017. E infatti grazie ad organizzatori, Federazioni, CIP e CONI continuiamo a mettere in campo una serie di eventi nazionali ed internazionali. Penso che questa sia una delle manifestazioni più significative tra quelle che svolgeremo quest’anno e che rientrano a pieno titolo nella nostra programmazione. Miriamo a diventare la città italiana migliore tra quelle che hanno vinto il titolo di Città Europea dello Sport”. Il Comitato Italiano Paralimpico Sardo, tramite il suo presidente Paolo Poddighe, ha seguito molto da vicino l’evolversi della candidatura cagliaritana, interfacciandosi costantemente con Tigers, FISPIC (Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi) e l’assessorato allo Sport del Comune di Cagliari. “Siamo onorati di poter patrocinare il Mondiale – ha sottolineato Paolo Poddighe – proprio in un periodo contrassegnato dal nuovo corso del nostro Comitato, reduce dall’esperienza mondiale di Alghero del Tennis in Carrozzina e che tra qualche settimana sarà coinvolto anche nel Campionato Europeo Pararchery di Tiro con l’Arco a Olbia. Credo che il calcio a 5 per Ipovedenti riscuoterà tanto successo, come è già accaduto nelle recenti Paralimpaidi di Rio dove si è registrata un’impennata di consensi. Mi fa piacere che le gare avranno come scenario la Città di Cagliari, sempre in grande fermento e molto sensibile agli sport paralimpici; il titolo di Capitale Europea dello Sport lo merita ampiamente”. Il Presidente Nazionale Fispic Sandro Di Girolamo mostra la sua soddisfazione e non risparmia i ringraziamenti alla Città di Cagliari. “Le nostre attività sono diffuse in tutto il territorio italiano– ha spiegato – riuscendo a garantire l’inclusione a coloro che vivono in situazioni limite. L’organizzazione del Mondiale è stata una grande scommessa che abbiamo vinto grazie all’impegno profuso dai Tigers Cagliari. Penso che di questo importante evento ne gioverà la nostra federazione; con le sue attività ha aumentato considerevolmente il numero dei praticanti. Merito anche all’attività che il CIP, sempre più, sta sviluppando da quando è diventato Ente Pubblico a tutti gli effetti”. Oltre ad essere il dirigente faro della squadra di calcio a 5 dei Tigers, Gianguido Marzi è anche responsabile della nazionale. Racconta come fino a vent’anni fa la sua società si era occupata esclusivamente di baseball per normodotati. Quasi per caso avvenne l’interessamento per le problematiche della disabilità. Sorse così una squadra di baseball per non vedenti. E di seguito presero forma anche i team di Torball e Calcio a 5. “Stiamo vivendo delle giornate molto frenetiche – ha aggiunto Marzi – anche perché l’interfacciarsi con le federazioni dei Paesi ospitati non è semplice e richiede molto tempo; altro impegno eccezionale è garantire le visite mediche a tutti i 120 giocatori. Spero che gli sportivi sardi vengano in via Pessagno a curiosare perché questa disciplina sa attrarre tanti appassionati”. L’intervento di Cinzia Mullano, presidente del Gruppo Locale Actionaid di Cagliari è servito a scoprire il perché del patrocinio con il Mondiale. “Per noi è una grande opportunità essere presenti in un contesto internazionale – ha precisato – come spesso fa Action Aid che utilizza lo sport per trasmettere messaggi di integrazione ed inclusione sociale al fianco dei più deboli. Nei giorni del mondiale promuoveremo la campagna #g7#Aprileorecchie: vogliamo soluzioni concrete! Dedicato al vertice dei capi di stato e di Governo dei paesi membri del G7 di Taormina che si terrà il 26 e il 27 maggio. Saranno chiamati a rispettare gli impegni dell’Agenda 2030 delle nazioni unite e a rispondere ai problemi della fame nel mondo: accesso alle cure mediche, fughe da guerre, fame e povertà. Senza dimenticare i diritti delle donne e la cooperazione internazionale. Cogliamo questa occasione per invitare tutti i cagliaritani sportivi ad aderire alla campagna, firmando, sui social o sul sito di Actionaid, www.actionaid.it la petizione #g7#Aprileorecchie!”. L’ultima edizione fu disputata nel 2015 a Seoul, in Corea del Sud; in quella occasione la formazione italiana ritornò a casa con un bellissimo bronzo. Riconfermare quella posizione sarà dura perché presso la ristrutturata Palestra CONI A di via Pessagno (quartier generale della parte agonistica, rimasta chiusa per diversi anni), si alterneranno altre sette selezioni nazionali molto forti che nei loro paesi godono di tantissimo seguito. Un esempio è dato dalla Russia e Turchia dove la passione per questo sport paralimpico raggiunge livelli davvero clamorosi. L’obiettivo degli italiani è quello di vincere il titolo o quanto meno quello di confermare il bronzo ottenuto a Seul nel 2015. Ma la rosa delle formazioni partecipanti è completata anche da ulteriori selezioni europee tra cui l’Ucraina, detentrice del titolo, che sconfisse in finale la Spagna, anche lei presente in Sardegna. Completano il quadro Francia, Inghilterra e Giappone. Le rappresentative che compaiono più spesso nell’albo d’oro sono Ucraina e Bielorussia con tre titoli vinti a testa. La rassegna sarà seguita in diretta ed in differita dalle telecamere della Rai. L’organizzazione è affidata alla società cagliaritana Tigers Paralympics Onlus, fondata venti anni or sono con l’intento di promuovere il benessere fisico e psicologico nelle persone con disabilità sensoriale. La designazione di Cagliari è giunta il dicembre scorso direttamente dalla IBSA (International Blind Sports Federation), prendendo atto del prezioso lavoro svolto in questi anni dalla Tigers che annovera un team multidisciplinare di tecnici sportivi, psicologi specializzati ed educatori. Il loro operato è stato indispensabile agli atleti che hanno così incentivato il perseguimento di un percorso di realizzazione personale. Attualmente tre atleti ipovedenti sardi fanno parte della selezione nazionale. Giambattista Pinna, originario di Cabras, ha partecipato anche all’edizione coreana. A lui si aggiungono Marco Caria di Santa Giusta e Francesco Trenta di Ittiri. Tutti e tre militanti nel massimo campionato nazionale (serie A) nel quale i Tigers Cagliari militano da quattro stagioni consecutive. A completare la formazione Azzurra ci sono Missori e Ferrarelli del Francolino Ferrara, Beckrou e Marini dell’Adriatica Fano, Accanito, Antonio e Daniele Del Canto, Mastracci e Raviele del gsI. LUPO Pesaro 2001.