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IL BRASILE NELLA TASK PIU’ LUNGA DEL MONDIALE SUONA LA CARICA CON OLIVEIRA; SECONDO IN GOAL CROSSINGHAM, TERZO GRICAR

“Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare”. All’indomani della straordinaria impresa dell’azzurro Alex Ploner, che ha di fatto dominato la task 7 con un capolavoro di arguzia e saggezza tattica condito da un’evidente conoscenza dei cieli friulani, la direzione gara ha optato per una task non solo incredibilmente lunga (ben oltre 200km) ma addirittura con un atterraggio fuori dai confini italiani, nella vicina Austria. La prove generali erano già andate in scena qualche giorno fa, con il turning point della task 4 – vinta proprio dall’altoatesino di San Cassiano- nell’area di Caporetto, in Slovenia. I piloti hanno chiesto all’unanimità di potersi cimentare in voli ancor più impegnativi e, una volta che la meteo ha consentito sicurezza su tutti i fronti, sono stati accontentati con una vera e propria missione al limite dell’impossibile. Prima di passare al racconto della giornata, non si può non spendere parole di elogio per Flyve, AeroClub Italia ed AeroClub Lega Piloti, che con tanti sforzi sono riusciti a regalare a protagonisti ed appassionati qualcosa di mai vissuto prima neppure nella massima espressione di questo sport, ovvero la competizione iridata.

 

Novità assoluta anche quella inerente il decollo: i quasi 120 rimasti in gara hanno “assaggiato” oggi un’altra montagna caratteristica della Carnia e precisamente il Monte Crostis, Valsecca, in comune di Ravascletto, portandosi in volo già da una quota molto alta a 1900m. Un altro luogo stupendo da cui hanno potuto ammirare un panorama mozzafiato, antipasto di una sfida epica che sicuramente ha scritto una pagina storia del deltaplano.

Il ceco Dan Vyhnalik è risultato tra i primi ad uscire allo scoperto in direzione della prima boa; l’olandese Tanzer insieme all’americano Zack Majors, hanno optato invece per una traiettoria diversa. Selenati, dopo circa venti minuti di gara, ha preso le redini del volo con velocità che hanno sfiorato i 90km/h ed oltre, sfruttando gli effetti positivi delle catene montuose del circondario, cercando di imitare le gesta di ieri del connazionale Ploner.  Il colombiano Daniel Velez insieme al ceco Peter Polach (che ha deliziato il pubblico durante la diretta quotidiana con le immagini live dal suo deltaplano), hanno chiuso però in poco tempo il gap creatosi, in quanto Selenati è stato costretto a fermarsi per guadagnare quota sorpassato dal gruppone posizionato più alto di lui. Partito per fare la differenza e cercare il riscatto, il forte friulano ha dovuto arrendersi dopo qualche chilometro, atterrando purtroppo fuori goal.
Al turning point posto nella zona di Emberg, dove praticamente tutti sono arrivati seguendo la linea ottimizzata, il primo a girare è stato lo svizzero Neuenschwander, seguito dal giapponese Nagusa, da Velez, Smith, Polach ed anche dal nostro Christian Ciech, secondo nella generale individuale a 168 punti dal connazionale Ploner.

 

Un altro giapponese si è messo in luce poco dopo e parliamo di Minoru Kato: sfruttando uno dei classici stili di volo degli alianti chiamato in gergo tecnico “a delfino” (il quale permette di non dover ricercare termiche volando di fatto diretti verso la meta a velocità variabile), ha guadagnato per primo la terza boa, seguito da Polach, Klemencic, Gricar, Ruhmer, Ploner ed il giovane ma intraprendente Manuel Revelli, costretto in seguito ad abbandonare le ostilità anzi tempo così come tanti altri, segno evidente delle grandi difficoltà odierne. Nel lungo tragitto verso il cilindro comprendente l’area di Sillian, comune dell’Alta Val Pusteria nel Tirolo Orientale, il gruppo si è frammentato ed anche Neuenschwander ha optato per una linea molto diversa rispetto a quella di testa che invece ha preferito la traiettoria più corta. Ciech, Ruhmer, Klemencic, Ploner, Oppici ed il tedesco Gerd Doenhuber hanno composto la testa della corsa, avanzando a più di 90 km/h lungo la cresta dei monti. Lo svizzero, con grande intuito, ha accumulato più di 1000m di differenza rispetto agli altri, volando spedito ad oltre 105km/h e ricongiungendosi in breve alla testa della corsa.
Come accaduto a Revelli, in prossimità di questa boa anche il forte brasiliano Glauco Pinto è dovuto atterrare, così come Selenati (vedi sopra) e Tanzer che hanno dovuto dire addio praticamente nello stesso frangente ai sogni di gloria.

 

Nel frattempo, la splendida giornata ha permesso allo svedese Markel Neiderman di raggiungere a bordo del suo Combat GT ben 4049m di quota, praticamente un record in questo Mondiale.
A  qualche decina di chilometri dall’arrivo, la testa della corsa – che ha scelto la traiettoria ottimizzata– è risultata formata dal giapponese Kato e tra gli altri dal brasiliano Oliveira, dall’inglese Crossingham, dai tedeschi Woehrle e Gricar, dai francesi Pollet ed Alonzi e dai nostri Oppici e Ploner.
Prima della volata finale, all’altezza di Hermagor (meno 25km all’arrivo), Gricar e Oliviera hanno optato per il pieno di quota (con termiche anche di 6m/s); Minoru Kato insieme a Pollet, autori fino a quel momento di una prestazione superlativa, si sono invece ritrovati in forte difficoltà perdendo altitudine e per il giapponese non c’è stato nulla da fare che atterrare prima del dovuto, quando mancava pochissimo al goal. Il brasiliano ha concluso così in goal per primo dopo più di quattro ore di volo (interamente coperte dalla diretta sulla pagina FB ufficiale), seguito da Crossingham e da Gricar.
Primo degli italiani in goal Ploner (quinto) seguito da Oppici: il Brasile suona così la carica ed avvisa la nostra Nazionale, chiamata a difendere i 1825 punti che al termine della task di ieri la separavano dai sudamericani. Ci sarà da divertirsi e le ultime due giornate di gara (ricordiamo che da regolamento tra domani e dopodomani dovrà svolgersi l’ultimo giorno di riposo e per questo vi invitiamo a seguire gli aggiornamenti sulla pagina FB ufficiale) si annunciano non adatte ai deboli di cuore.
Questa la classifica dei primi piloti in goal: una volta elaborato il sistema di punteggio che tiene conto di diverse variabili, verrà pubblicata quella finale su questo sito: https://airtribune.com/22nd-fai-world-hg-championship/results. Sulla pagina FB ufficiale dell’evento e sul sito www.italy2019.com, verrà fatto altrettanto e nello specifico la sera verrà pubblicata la classifica provvisoria di giornata e la mattina seguente invece, quella generale ufficiale.
Anche per la task odierna, vi invitiamo caldamente a consultare le classifiche finali una volta pubblicate ai link di cui sopra, dato che questa riportata potrebbe subire variazioni.
Specifichiamo inoltre che, causa la lunghezza della task odierna e la difficoltà nel poter montare gli highlights nelle tempistiche utili per l’invio del presente comunicato, la clip video vi verrà inviata entro la prima mattinata di domani.

  1. Eduardo Oliveira (BRA) 04.17.20
  2. Grant Crossingham (GBR) 04.20.14
  3. Primoz Gricar (GER) 04.21.41
  4. Peter Neuenschwander (SWI) 04.35.52
  5. Alessandro Ploner (ITA) 04.36.05
  6. Filippo Oppici (ITA) 04.36.16
  7. Manfred Ruhmer (AUT) 04.36.42
  8. Genki Tanaka (JPN) 04.36.57
  9. Mario Alonzi (FRA) 04.37.39
  10. Christian Ciech (ITA) 04.39.48

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BRAZILIAN OLIVEIRA FIRST IN GOAL IN AUSTRIA AFTER THE LONGEST TASK; SECOND CROSSINGHAM AND THIRD GRICAR

The day after the incredible task won by Italian Alex Ploner who done a really masterpiece, race direction decided to offer an amazing task, the longest in this World Championship (and maybe ever), of about 201km, with a final landing in Austria, for the first time in the most important hang gliding competition.
Before writing about the results of today, we must remember that only by the hard work made by organizers Flyve, Aec Lega Plioti, AeroClub Italia this has been possible: really thanks to them and everybody who has been involved.
The pilots took off today from a different mountain and we’re speaking about “Monte Crostis”, located in Valsecca, Ravascletto (UD), from high altitude of about 1900m.
Dan Vyhnalik (Czech Republic) together with Dutch Tanzer and American Zack Majors, were the first one to lead the race following different routes. Italian Selenati, after about 20’ of race, escaped at more than 90km/h, but Columbian Daniel Velez and Czech Peter Polach (who allowed to transmit live videos from him hang glider) closed the gap so soon. Selenati, who started to redeem yesterday, had unlikely to land out of goal after few chilometres.
At Emberg’s turn point, all arrived following the shortest way and the first one was Swiss Neuenschwander, with Japanese Nagusa, Velez, Smith, Polach and Italian Christian Ciech, second in the overall individual classification at 168 points from his compatriot Alex Ploner.
Another Japanese try to escaped, Minoru Kato, who flying by “dolphin style” (typical of gliders) arriving first at the third turn. Behind him Polach, Klemencic, Gricar, Ruhmer, Ploner and the young but resourceful Italian Manuel Revelli, who had unfortunately to land not so far. During the long way to the cylinder located near Sillian, Alta Val Pusteria’s town, group spreads out and also Neuenschwander followed another line than the leaders. Ciech, Ruhmer, Klemencic, Ploner, Oppici and German Gerd Doenhuber were the leaders at more than 90 km/h speed, closer to the mountain ridge. Neuenschwander with great intuition found a thermal, gaining more than 1000m of altitude and coming back to the front group at more than 105 km/h.
As happened to Revelli, in proximity of this turn point also strong Brazilian Glauco Pinto had to land and the same happened, as wrote above, to Selenati and Dutch Tanzer.
Meanwhile, for number lovers, Swedish Markel Neiderman with his Combat GT reached 4049m of altitude, probably the record into this World Hang Gliding Championship.
Pilots spreaded out into three groups, with more or less the same altitude; the right choice has been the one followed by Kato, Brazilian Oliveira, Englishman Grant Crossingham, German Woehrle and Gricar, French Pollet nad Alonzi and Italians Ploner and Oppici. At about 25km from the goal, just above Hermagor, before the final sprint Gricar, Oliveira and Crossingham stopped for a few time just to increase speed and altitude, climbing at more than 6 m/s; Minoru Kato and Pollet players of a really good task until that moment, lost the possibility to fight for the first positions and the Japanese even had to land out of goal at few chilometres from the landing field.
After more than four hours, Brazilian Eduardo Oliveira arrived for first in goal; second Grant Crossingham (United Kingdom) and third Primoz Gricar (Germany). The first Italian has been Alex Ploner (fifth), followed by Filippo Oppici (sixth).
In the team overall classification, after task 7 the difference between Italy and Brazil was of 1825 points: two tasks left, and we’ll live amazing days from now until the end (we remember that the rest day will be tomorrow or the day after tomorrow, keep in touch at our official FB page for updates).
This is the classification for the first ten pilots in goal; after all checks, it will be available at the website  https://airtribune.com/22nd-fai-world-hg-championship/results. We remind also that on our official FB page and at the official web site www.italy2019.com, we will publish the unofficial results of the task every evening and, every morning, the official overall one.
Please, have always a look to the official classification which will be published later, because changes will be possible according to leading points etc.
Due to the length of today’s task, we’ll be able to send you video highlights at most tomorrow, early morning. We’re sorry for the inconvenience.

  1. Eduardo Oliveira (BRA) 04.17.20
  2. Grant Crossingham (GBR) 04.20.14
  3. Primoz Gricar (GER) 04.21.41
  4. Peter Neuenschwander (SWI) 04.35.52
  5. Alessandro Ploner (ITA) 04.36.05
  6. Filippo Oppici (ITA) 04.36.16
  7. Manfred Ruhmer (AUT) 04.36.42
  8. Genki Tanaka (JPN) 04.36.57
  9. Mario Alonzi (FRA) 04.37.39
  10. Christian Ciech (ITA) 04.39.48

Press Office Responsible: Mr. Pasquale Santoro
Press Releases Author: Matteo Giordano