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IL S. STEFANO AVIS E’ CAMPIONE D’ITALIA 2018/2019

La fine di un’epoca nella storia del basket in carrozzina italiano. Il S. Stefano Avis batte la UnipolSai Briantea84 Cantù nella finale Scudetto e si laurea per la prima volta nella propria storia Campione d’Italia. Un successo storico, impronosticabile nelle dimensioni, visto il netto 3 a 0 nella serie che non ha lasciato appello ai campioni uscenti.Dopo il doppio successo del PalaMeda la scorsa settimana, il S. Stefano vince anche in casa davanti al numeroso pubblico del PalaPrincipi di Porto Potenza Picena, sfruttando quindi il primo match point per festeggiare sul parquet di casa.

Il terzo capitolo della serie è stato come i primi due: intenso, tirato fino all’ultimo, un’autentica battaglia, sia agonistica che nervosa tra le due squadre dominatrici della stagione.

Alla fine il punteggio dice 70 a 66 S. Stefano al termine di una volata punto a punto durata praticamente l’intero secondo tempo. Fantastico il contributo del francese Sofyane Mehiaoui (26 punti, tra cui quelli pesantissimi dello sprint finale), ma è tutto il roster marchigiano ad aver alzato il proprio livello di gioco in queste finali.

Lo spagnolo Jordi Ruiz ha dato l’esperienza che forse mancava in passato, l’azzurro Sabri Bedzeti ha dominato sotto canestro, il capitano Enrico Ghione ha dato sostanza al momento giusto, così come Andrea Giaretti, spesso un fattore dalla panchina. Un’orchestra guidata in panchina da Roberto Ceriscioli, che alla sirena finale ancora fatica a realizzare l’impresa: “E’ un sogno che si realizza”.

Dice; “Giocavamo contro una corazzata e portare a casa questo Scudetto è stato davvero un miracolo sportivo. Siamo stati forse più cattivi e affamati di loro, e per la prima volta in questa annata abbiamo dimostrato di poter giocare da vera squadra. Forse mi renderò conto di quanto abbiamo fatto solo tra qualche giorno”. Gli fa eco il capitano.

Enrico Ghione: “Non posso descrivere la sensazione che stiamo vivendo. Devo ringraziare tutti i miei compagni, chi ha giocato di più e chi ha giocato di meno, ognuno di loro fondamentale per questo Scudetto. Abbiamo battuto una grandissima squadra, capace di rientrare in partita sempre in un attimo. Ho avuto paura che potessero ribaltare la situazione fino agli ultimissimi minuti, ma alla fine ce l’abbiamo fatta”.

LA PARTITA – A differenza di gara uno e gara due,

stavolta la UnipolSai Briantea84 Cantù parte meglio, cercando di catturare fin da subito l’inerzia del match. Il vantaggio nel primo quarto sale fino a +6.

Ma poi la prima svolta del match: Giulio Maria Papi, il migliore dei suoi per distacco, commette il secondo fallo molto presto ed è costretto alla panchina. S. Stefano ne approfitta e in un attimo torna a contatto, operando addirittura il sorpasso nel corso di un secondo quarto dominato:  27 i punti a referto, con un magistrale Mehiaoui, autore di tre triple consecutive che mettono in ginocchio la Briantea.

S. Stefano sale anche a +11, e i titoli di coda per partita e serie sembrano vicini. Proprio però nel momento di maggiore difficoltà, emerge il cuore e l’orgoglio dei campioni.  L’UnipolSai Briantea84 reagisce, trascinata ancora una volta dal solito Papi (che chiuderà con 23 punti e 9/13 dal campo). I canturini tornano a contatto.

Parte la lunghissima volata finale, punto a punto. Risulterà decisivo in questo frangente Sabri Bedzeti, che strappa 16 rimbalzi, a condire una doppia doppia da 16 punti, 3 dei quali danno il vantaggio finale a S. Stefano ad una manciata di secondi dalla fine. Alla Briantea84 non riesce il miracolo in extremis, e per i padroni di casa scatta la festa.