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Marco Fioravanti DIFENDIAMO IL PICENO DALLE RANDELLATE DELLA REGIONE CONTRO LA CARBON

La Regione Marche sbandiera da tempo ai quattro venti di aver dato corpo all’Area di Crisi del Piceno.  Sugli effetti della quale siamo i primi a dire che tutto ciò che si fa per creare nuova occupazione riscuote il nostro plauso.

Ma su questo fronte mi chiedo perché mai sia sempre stata osteggiata da questa giunta regionale del Pd.  Che vanta addirittura una vicepresidente del Piceno, la riqualificazione dell’ex Sgl Carbon.

La vicepresidente Anna Casini e il suo presidente Ceriscioli vanno alle inaugurazioni delle gallerie con tanto di casco, ma non sono intervenuti presso la Sgl Carbon.  Seppur invitati dal Comune di Ascoli Piceno a un evento della scorsa estate. Eppure la riqualificazione dell’ex Carbon con il progetto Ascoli21, secondo una precisa simulazione, creerà un numero maggiore di nuovi posti di lavoro dell’intera Area di Crisi del Piceno.
L’unica cosa positiva fatta dalla giunta regionale è stata la nomina dell’ingegner Cesare Spuri, nominato commissario per definire l’iter della vasca di prima pioggia, con soldi che arrivano direttamente dal Ministero dell’Ambiente (i famosi 7.7 milioni di euro) che hanno velocizzato le procedure. Ma quello che mi preoccupa è che la Regione Marche stia traccheggiando, magari (a pensar male si fa peccato…) per dirottare quei fondi su altre situazioni marchigiane. Che so, la Val di Chienti? O un’altra pista ciclabile? Mentre noi, ad Ascoli, sul tema della riqualificazione Carbon ci stiamo battendo per frantumare gli ostacoli. Come sta facendo in silenzio, ma con abnegazione e responsabilità, l’assessore Luigi Lattanzi.
Vorrei inoltre ricordare alla Regione che grazie all’On. Latini stiamo lavorando sull’estensione delle misure nel provvedimento Resto al Sud anche nella nostra provincia, per agevolare ed incentivare giovani ed imprese a nuove assunzioni nel Piceno.
Chi ha davvero a cuore le sorti del Piceno non pensa a colori, ma al disagio di chi non ha lavoro. E il disagio non ha colore. Chi ha davvero a cuore le sorti del Piceno pensa a rendere agevoli le proposte di imprenditori come quelli di Restart, che hanno pensato agli interessi degli ascolani prima che a quelli personali, senza ragionare sulla speculazione e su un ritorno economico e finanziario veloce. Se questa fosse stata la loro intenzione, avrebbero potuto puntare quei milioni di euro in borsa, senza sottoporsi ad un’estenuante percorso burocratico durato 8 anni. La Regione Marche e la vicepresidente Anna Casini, che dice di avere a cuore il Piceno, dimostrino di voler davvero trovare delle soluzioni ai problemi di questo territorio. E potrebbero farlo anche su un altro tema epocale, quello della sanità del Piceno.
 
Marco Fioravanti 
Vice Portavoce Fdi Marche