Cultura

Michele Salvemini da Molfetta, in arte

13 Mar 2008. Cari amici di Sport Piceno abbiamo ospite Michele Salvemini da Molfetta, in arte “Caparezza” in vista dell’uscita contemporanea del nuovo album “fonoromanzo”, ovvero un romanzo che si dipana in 14 capitoli (i brani dell’album) con la partecipazione di doppiatori professionisti.

Il disco è, nella pratica, la colonna  sonora di un racconto,  presente in forma estesa nel suo primo libro: Saghe Mentali. Michele Salvemini figlio di una maestra e di un operaio che suonava in un gruppo musicale, Michele cominciò a suonare da bambino. Studiò ragioneria, anche se avrebbe voluto fare il fumettista. Dopo il diploma decise di darsi alla pubblicità e vinse una borsa di studio per l’Accademia di Milano, ma ben presto abbandonò il mondo pubblicitario per dedicarsi a tempo pieno alla musica. Iniziò la sua carriera come rapper col nome di Mikimix, componendo canzoni melodiche e minimali, ma con scarsa valenza artistica e con poco successo. Dopo alcune serate nei locali di Milano esordì al Festival di Castrocaro. Partecipò a Sanremo Giovani 1995 con la canzone Succede solo nei film e al Festival di Sanremo 1997 nella categoria “Giovani” con la canzone E la notte se ne va, pubblicando successivamente un album dal nome La mia buona stella, prodotto dalla casa discografica Sony.
Ritornato a Molfetta, nel suo garage continuò a comporre – negli anni ha registrato un centinaio di nastri, che brucerà “per evitare che escano postumi”. Si fece crescere capelli e pizzetto e cambiò il nome in CapaRezza (Testa Riccia in dialetto molfettese, nome assegnatogli a causa della sua riccia e vaporosa acconciatura) e pubblicò il primo album intitolato Caparezza ?! (2000) lo si può trovare anche sottoforma di DEMO col nome di Zappa (1999) con le stesse canzoni dell’album ufficiale ma cantate in modo diverso, disposte in una diversa sequenza e senza le censure imposte dalla casa discografica. Il livello delle composizioni ebbe il favore del pubblico sebbene la parte musicale non sia ancora curata come nel lavoro successivo, Verità supposte (2003), quello che lo farà approdare al successo. Nel 2006 arriva il terzo album, Habemus Capa.

CapaRezza divenne famoso per aver composto alcuni brani quali Il secondo secondo me (2003), Fuori dal tunnel, Vengo dalla luna e Jodellavitanonhocapitouncazzo (2004) (anche se il primo singolo estratto è Follie preferenziali che è passato quasi inosservato presso i principali canali di musica a causa del testo che rappresenta un atto di accusa contro le gerarchie ecclesiastiche), che sono tutti singoli estratti dall’album Verità supposte (2003). In particolare Fuori dal tunnel è stato oggetto di un caso curioso: il brano è diventato un vero e proprio tormentone estivo nonostante non fosse certo questo l’intento di CapaRezza, che anzi ha sempre protestato contro l’utilizzo in discoteche e programmi televisivi (per esempio Amici di Maria De Filippi su Canale 5) della sua canzone come pezzo per ballare allegramente, mentre in realtà il testo è un atto d’accusa contro il “divertimentificio” notturno che impone a tutti di svagarsi allo stesso modo. CapaRezza ha poi utilizzato questo fatto per dimostrare, nel corso di interviste a giornali specializzati e non, come nella società della comunicazione per eccellenza si possa ancora distorcere il senso di un testo in modo così grossolano. L’unico programma che ha ricevuto da CapaRezza il permesso per poter utilizzare Fuori dal tunnel è stato Zelig Circus.

CapaRezza tende sempre a “denigrare”, ma senza rinnegarla, la prima parte della sua carriera non molto conosciuta, in quanto poco coerente rispetto al suo attuale pensiero di musicista lontano dal mainstream e alle logiche di mercato; difatti nel brano Mea Culpa contentuto in ?! si riferisce chiaramente alla prima parte della sua carriera artistica, definendosi “uno schiavo ritratto in un contratto controproducente”, mentre nel brano Habemus Capa tratto dall’omonimo album appare: “Sei tu Mikimix? Tu lo hai detto!”. Anche all’interno del brano “Il secondo secondo me” si autoriferirebbe dicendo: “Io, no no no no, non sono più quello di una volta”.

La sua musica tratta tematiche sociali, cosa ben evidente durante le sue partecipazioni al Concerto del Primo Maggio. Da un punto di vista esclusivamente tecnico le sue composizioni sono ben curate, seguendo lo stile del grande “chitarrista ribelle” Frank Zappa, cui CapaRezza si ispira considerandolo il suo “maestro”. Molti fans per questo motivo, oltre che per la straordinaria capacità di sciorinare parole e ironiche invettive a raffica, lo chiamano spesso “Il Beppe Grillo della musica”.

L’ 11 aprile 2008 uscirà il quarto album di CapaRezza Le dimensioni del mio caos in contemporanea con il libro Saghe mentali.