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Atletica paralimpica, Primati italiani di Dieng e Petrillo nei 400

Martina Caironi ci ha fatto abituare. La ‘donna dei record’ non si smentisce nemmeno oggi, alla giornata conclusiva della spedizione azzurra al Grand Prix di Parigi. A soli 10 giorni dal primato mondiale su pista nei 100 (14.02) di Eugene, avvicinato ancora ieri per 3 centesimi, la pluridecorata paralimpica prosegue la sua scia stellare con la migliore prestazione iridata T63 di 5,46 nel lungo. Incredibile anno per quest’inarrestabile campionessa che sorprende ad ogni gara, continuando a migliorarsi con una costanza ammirevole.

Scrosciano applausi allo Stadio Charlety per l’atleta bergamasca che piazza la zampata giusta alla sesta e ultima prova dopo un 5,20 al terzo salto, primo antipasto da record del mondo per un centimetro. E sono quindi 27 i centimetri in totale conquistati dalla Caironi rispetto al 2021 e che, a fine gara, l’argento paralimpico di Rio e Tokyo celebra così: “Non ci credo, stanno succedendo delle cose che non mi sarei mai aspettata fino a qualche mese fa. Sono felicissima, mi sento proprio bene quando entro in pista, sicura di me, rilassata e allenata bene. Penso che se quest’anno fosse arrivato l’anno scorso sarebbe stato meglio (ride), ma ora guardo alle Paralimpiadi di Parigi 2024 con delle ottime prospettive. È bello vedere che dopo tutti questi anni di carriera continuo ad emozionarmi e ad emozionare. Il prossimo anno, su questa stessa pista, ci saranno i Mondiali e il mio obiettivo è quello di crescere limando tutte le cose che ci sono ancora da perfezionare, e quindi sarà solo show show show”.

L’altro primatista mondiale azzurro in carica (degli 800) Ndiaga Dieng colpisce il segno un’altra volta. Nonostante la preparazione tecnica sui 1500 non sia ancora al top, il mezzofondista italo-senegalese sceglie i 400 T20 come sua unica gara a Parigi. E la prestazione è da capogiro. Vince la gara lasciando alle sue spalle tutti gli avversari, con il brasiliano Oliveira Conceicao ad oltre un secondo di distacco, e taglia il traguardo con la consapevolezza di chi ha realizzato un grande tempo. Il suo 48.26, nuovo limite nazionale di specialità, abbassa di 16 centesimi di secondo il record fissato a Tokyo alla sua prima esperienza di Paralimpiadi, e nascondeancora enormi margini di miglioramento.

Anche Valentina Petrillo non è da meno, in un anno già ricco di ottimi risultati. Nei 400 T13 la sprinter ipovedente coglie la vittoria nel giro di pista con il record italiano di 58.78, riuscendo a strappare ancora 56 centesimi al precedente risultato di un mese fa. Nel 2022 l’atleta transgender, con grande determinazione, ha abbassato le sue prestazioni di questa specialità di quasi due secondi.
Gli altri quattrocentisti in gara sono stati Riccardo Bagaini, secondo a 50.62 nella categoria T47, a 6 centesimi dal suo primato italiano, e Niccolò Pirosu che battezza la sua prima finale in azzurro in 54.56. Nicholas Zani, alla seconda prova di Parigi, conclude invece gli 800 T33 in 2:39.68.

Nei concorsi, con 39,51, il discobolo F11 Oney Tapia è costretto a cedere il passo al record mondiale di 46,24 del campione paralimpico Da Silva. Giornata no invece per Assunta Legnante, oro mondiale della stessa specialità. Per tre nulli legati ad errori tecnici, la capitana azzurra non riesce ad entrare nei turni finali di lanci, una delle rarissime occasioni della sua carriera.
Nel lungo femminile a quattro categorie accorpate, la T37 Francesca Cipelli torna a saltare sopra il limite dei 4 metri, con il record stagionale di 4,01 trovato in progressione al sesto tentativo. Per gli uomini T44-64 Marco Cicchetti è secondo con la misura di 6,66, seguito da Irbin Vicco settimo a 5,97.
Doppio impegno oggi per Alina Simion dopo i 100 di ieri. Nei 200 l’atleta italo-rumena chiude in quarta posizione a 31.35, mentre nel lungo atterra a 3,64.

La sessione mattutina era iniziata con il primo impegno in Nazionale per Alessio Talocci, settimo nel peso F20 a 10,69, a circa un metro dal personale, e con il giavellottista F63 Stanislav Ricci che scaglia l’attrezzo a 45,41.

A conclusione delle gare il Presidente FISPES Sandrino Porru dichiara: “Ho visto un gruppo unito, vincente e concentrato. Le prestazioni sono state molto importanti a partire dal record del mondo di Martina, che è stata la ciliegina sulla torta, dopo il tempo strepitoso di Maxcell e i primati personali di molti. Questo ci fan ben sperare per i Mondiali e per le Paralimpiadi, che saranno sempre qui a Parigi, dove puntiamo a portare una squadra sempre più competitiva. Gli esordienti sono stati all’altezza di questo scenario ed è un seme importante per il futuro dell’Atletica paralimpica. C’è un po’ di rammarico per Di Marino e Manigrasso, che si sono infortunati: speriamo di rivederli presto in campo. Vorrei estendere il mio plauso a tutto lo staff tecnico nazionale, sanitario e a Francesco Carboni e al Segretario Walter Silvestri per aver gestito così bene questa trasferta. Un grazie anche a Inail e al tecnico Fabrizio Giacchi che continuano a sostenerci passo dopo passo. Se la squadra c’è, non possiamo far altro che vincere”.